Stemma PontificioLa Pontificia Fonderia Marinelli è sopravvissuta alle dinastie dei laboriosi campanari di Agnone e dall'anno mille si tramanda di padre in figlio la meravigliosa tradizione dell'arte della fusione delle campane, che oggi viene portata avanti, con passione e dedizione profonda da Pasquale Marinelli e dai nipoti Armando e Pasquale jr.(foto), aiutati da pochi maestri artigiani. Il dottor Marinelli ha lavorato per lunghi anni insieme al fratello Ettore, fine e geniale scultore; ha due figlie Gioconda e Gabriella che si interessano rispettivamente del settore pubblicistico eIl Papa con la famiglia Marinelli legale-amministrativo della fonderia.

E’ difficile elencare tutte le campane che in questa fucina hanno preso vita e tutti gli angoli del mondo dove è arrivata la loro voce, il canto di speranza, di fede, di pace.

Dall'interessante e suggestivo centro, situato nel cuore dell'Alto Molise, in provincia di Isernia, partono i rintocchi che scandiscono la gioia e i dolori dell'uomo nella sua avventura terrena.

Ad Agnone sono state fuse campane celebri. Ne elenchiamo alcune tra le più significative: la campana per il Santuario di Lourdes nel centenario della miracolosa apparizione (1958), la commemorativa del primo centenario dell'Unità d'Italia (1961), la campana del Concilio Ecumenico Vaticano Il (1963), la Kennedy Bell (1964), la campana dell'Anno Santo (1975), le campane del Sorriso di Papa Luciani (1978), quella dei Quattro Papi (1979), l'Africana (1983)(foto) a memoria dei nostri connazionali d'Africa, a imperituro ricordo dell'Anno Santo della Redenzione; quella di Medjugorje (1988) fusa in occasione dell'anno Mariano; la campana della "Perestrojka" per lo storico incontro del Papa con Gorbacíov (1989); la campana per la Regina Elena di Savoia presso la sua tomba a Montpellier, il campanone per il centro sportivo di Sapporo in Giappone (1990), la campana per le Celebrazioni Colombiane del '92, il campanone di Antillo in provincia di Messina, dedicato ai dispersi di tutte le guerre (1993), la "campana dell'amicizia" per il Museo di Pechino (1994). Tra le ultime, la campana che il Santo Padre donerà all'ONU nel 50° anno della fondazione, che reca scolpita l'iscrizione: "Le nazioni non saranno più in lotta tra loro e cesseranno di prepararsi alla guerra" (Isaia 2,4); ed in fine la più recente, sicuramente tra le più importanti, la Africana "Campana del Giubileo".(foto)

Ancora i concerti, maestosi nella loro imponenza e ricchi di emozione nella loro voce, del Santuario di Pompei, di Montevergine, di Visciano, di Madonna dell'Arco, dell'Abbazia di Montecassino, della Basilica di S. Paolo a Roma, del Santuario dell'Amore Misericordioso di Collevalenza, di S. Giovanni Rotondo, di S. Gabriele dell'Addolorata, della Parrocchia del Preziosissimo Sangue di Firenze, benedetto da S.E. il Cardinale Piovanelli, i concerti di Amalfi, Ravello, Scala, Maiori, S. Maria delle Grazie di Ancona.

E proprio una campana "inno all'amore" è quella per Nicholas Green, il bambino americano ucciso in Italia, sull'autostrada. Il padre Reginald, farà costruire in California, dove riposa il suo bambino, un monumento di campane italiane, mosse dal vento dell'oceano. La campana Marinelli recherà incisi i nomi di Nícholas e delle sette persone a cui sono stati trapiantati i suoi organi, e il motto "succisa virescit" (1995).

Va inoltre menzionata la riproduzione della famosa "Tavola osca" di Agnone del III sec. a.C., conservata al Brítish Museum di Londra dal 1873, tavola che attesta che in Agnone la fusione dei metalli era praticata oltre duemila anni or sono. Il Devoto ritenne questo prezioso documento riguardante la religione dei Sanniti: "l'ultimo grande monumento della lingua osca" e il Maiuri: "l'inventario dei loro dei come una litania sacra nella quale sembra di poter cogliere risonanze ancora vive nei nomi dei luoghi, di boschi, di fiumi, di borghi".

Inoltre, per la prima volta nel mondo, il Braílle è stato scolpito in bronzo nelle iscrizioni riportate sulla campana dell'Anno Mariano dedicata alla Madonna di Medjugorje, località nota per l'affluenza dei pellegrini alla riscoperta ultima della verità della vita.Campana del Giubileo

Il messaggio in Braille sulla campana afferma:"Se vuoi un mondo migliore inizia dal tuo cuore".

Oltre ad affidare al bronzo il ricordo di eventi storici e religiosi, altre fusioni hanno dato alla luce campane-ricordo ispirate a vari avvenimenti, destinate a personaggi della politica, dello sport, dello spettacolo.

Tra le più originali: la campana che arricchisce la raccolta privata dell'on. Giulio Andreottí fusa nel 1990, in occasione della celebrazione del ventennale della Provincia di Isernia.

Per lo sport: la "Mundial bell" per il trionfo azzurro in Spagna nel 1982; la campana dedicata a Diego Armando Maradona per i mondiali del Messico e quella di "Italia '90".

Per lo spettacolo: l'artistica campana finemente cesellata dedicata all'attríce Luisa Conte, indimenticabile consacrata interprete della scena partenopea, la campanella per il grande ballerino Rudolf Nurejev, a lui data dall'amica giornalista Giuliana Gargiulo. Di particolare interesse anche le campane dei Clubs Rotarianí, dei Lions, e quella dell'AIDDA per le donne imprenditrici.

L'attività dei fonditori è dunque un grande libro che racconta i giorni tristi e gioiosi, che i ricordi rende sempre vivi, che rievoca i fatti, i personaggi, i momenti.

 

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Lavorazione della Campana del GiubileoPer entrare nello spirito di questo secolare lavoro artigianale bisogna conoscere tutte le fasi di lavorazione che portano alla nascita di una campana.

Oggi si usano le stesse tecniche dei maestri del Medioevo e del Rinascimento, tecniche che richiedono un lavoro attento e paziente.

L'arte delle campane, infatti, non è semplice: spessore, peso, diametro, altezza sono i fattori determinanti per la buona riuscita delle campane e della loro voce.

Riportiamo alcune note sulle diverse fasi della fabbricazione di una campana:

1) Innanzitutto si costruisce, con la guida di una sagoma di legno, una struttura in mattoni che corrisponde esattamente all'interno della campana, l'anima, di forma tronco conica.

2) Sull'anima si sovrappongono strati di argilla fino a formare lo spessore voluto. L'argilla usata è di una qualità speciale in quanto deve resistere all'azíone erosiva del metallo liquido durante la colata.

Sulla superficie levigata ottenuta con la sagoma si applicano in cera tutti i fregi, le iscrizioni, gli stemmi e le figure che decoreranno la falsa campana(foto).

3) L'ultíma fase di formatura consiste nel preparare il mantello che si ottiene sovrapponendo strati successivi di argilla. L'argilla viene applicata a pennello in strati sottili e uniformi lasciando essiccare tra un'applicazione e l'altra.

L'essiccazione si ottiene mediante carboni accesi, sistemati all'interno dell'anima di mattoni, che vi rimangono fino all'approntamento del mantello.

Durante questa fase di essiccazione lo strato di cera si scioglie lentamente e viene assorbito completamente dall'argílla (procedimento a cera persa).

Terminata la formatura, il "mantello" si solleva e la "falsa campana" viene distrutta fino a liberare l'"anima".

Nel mantello sono naturalmente rimaste impresse le iscrizioni, i fregi e le immagini in negativo.

Si rícolloca poi il mantello sull'anima facendo rimanere libero lo spazio prima occupato dalla falsa campana e che verrà riempito dal metallo liquido durante la colata.

4) La fossa dove vengono calate le forme viene completamente riempita di terra, in modo da evitare lo spostamento del mantello, causato dalla spinta metallostatica. Si procede così alla realizzazione della campana colando il bronzo (78 parti di rame e 22 di stagno), a 1150'C nello spazio libero tra mantello e anima(foto).

Per la fusione della lega si usano forni a riverbero costruiti con mattoni refrattari; il combustibile adottato è in legno di rovere secca, come centinaia di anni fa, questo per evitare la contaminazione del metallo fuso da parte dei gas, che si sprigionerebbero impiegando altri combustibili.

Il ciclo di lavorazione di una campana varia da trenta a novanta giorni ed anche più. La fase di formatura è la più delicata al fine della riuscita delle campane; la variazione del timbro e la possibilità di dotarle di una nota fissaLa Colata così da poter formare dei concerti sono dovute a speciali accorgimenti.

5) Dopo il raffreddamento, la campana grezza viene liberata del mantello e dell'anima e delle sbavature della colata, infine viene lucidata con spazzole e bulini. Si collauda il suono rilevandone la tonalità con diapason e apparecchi speciali.

In altri reparti la campana viene completata dal battaglio, costruito proporzionalmente al suo peso; viene dotata di armature meccaniche e poi di impianti elettronici per il suono automatico.

Le corone o maniglie, sostegno delle campane, vengono lavorate col medesimo procedimento a "cera persa" e faranno corpo unico col mantello durante le fasi preparatorie.

Dopo mesi di lavoro, ecco una voce che è sempre il risultato di un'opera paziente e di un'esperienza di secoli.

Quando si assiste alla colata, che è il momento più affascinante di tutte le fasi di lavorazione, ci si sente pervasi da un'emozione particolare, si respira un'atmosfera magica, quasi religiosa: il crepitio delle fiamme, il fumo, il colore del bronzo incandescente, le invocazioni alla Madonna fanno vivere delle sensazioni irripetibili.

 

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Museo storico della Campana "Giovanni Paolo II"

Ingresso del Museo raffigurante la Tavola OscaIl Museo Marinelli, sorto nel 1997 per volontà del dott. Pasquale Marinelli, dedicato al fratello Ettore, è uno dei pochissimi musei privati nel mondo a raccogliere una vasta collezione di campane dall'anno mille ai nostri giorni.

La sua unicità è dovuta alla compresenza dell'attigua omonima Pontificia Fonderia in cui è tutt'ora praticata l'arte campanaria dallo scultore Armando Marinelli e dal fratello Pasquale jr.

Il Museo della millenaria Pontificia Fonderia Marinelli conserva documentazioniInterno del Museo sull'antica arte della fusione del bronzo, un singolare patrimonio artistico, storico e culturale: campane antiche e recenti, bozzetti e riproduzioni testimonianze di eventi importanti come la campana del Centenario dell'Unità d'Italia, del Concilio Vaticano II, la Kennedy Bell, la campana del Cardinale Spellman, dell'Anno Santo 1975, di Papa Luciani, della Perestrojka, della Regina Elena di Savoia, delle Celebrazioni Colombiane del '92, la campana dell'amicizia con la Cina, quelle degli incontri con Giovanni Paolo II, in particolare la campana della Pace da lui benedetta nella visita del 1995 alla fonderia, ed il prototipo della grande campana del Giubileo 2000; unico al mondo il bassorilievo con l'autografo di Papa Wojtyla inciso sull'argilla.

Piccole campane ricordo sono dedicate a personaggi della politica, dello spettacolo e dello sport. Il Museo ospita, ancora, opere e documenti preziosi come la riproduzione della Tavola Osca di Agnone del III sec. a.C.

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Pontificia Fonderia Marinelli

Museo storico della Campana "Giovanni Paolo II"

Via Felice D'Onofrio 14

86081 Agnone (IS) Tel. e Fax: 086578235

 

 

 

Visite guidate tutti i giorni alle ore 12.00 e alle ore 16.00

Nel mese di Agosto ore 10.00, 12.00, 16.00, 18.00

Prenotazione per gruppi

Directed visits every day at 12.00 a.m., and 4.00 p.m.

In August at 10.00 a.m., 12.00 a.m., 4.00 p.m., 6.00 p.m.

Booking for groups

 

Nel Museo è vietato:

fumare, bere e mangiare, fotografare e filmare

In the Museum it is forbidden:

to smoking, drinking eating, taking pictures and videos

 

Informazioni, biglietti, souvenir all'ingresso

Information, tickets, souvenir-shop in the hall

Archivio, biblioteca e sala stampa disponibili su appuntamento

Archives, library and press office available by appointment

 

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